24/03/16

La sinapsi tra il cattivo umore e i disturbi del sonno



Il cattivo umore di primo mattino è stato quasi sempre ricollegato al sonno turbolento. Tuttavia ciò è sempre stato dato per scontato e non si è mai capito effettivamente quali fossero le cause “chimiche” di tale fenomeno. Ora uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences sembra aver individuato un legame molecolare tra disturbi del sonno e alterazione del nostro stato d'animo.

I ricercatori dell’Università della California di San Diego hanno iniziato studiando coloro che normalmente soffrono di disturbi del sonno, ossia chi è affetto da depressione, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), disordine affettivo o disturbi stagionali dell'umore (SAD). 

In inglese, SAD significa triste, ma sta per Sindrome Affective Disorder; in italiano disturbi stagionali dell'umore che semplifichiamo col termine “meteoropatia”. Per i medici una delle possibili cause è la mancanza di luce solare. Di conseguenza una delle cure per questo problema è proprio la fototerapia.

Ritornando allo studio effettuato, gli scienziati hanno analizzato il DNA di un’intera famiglia affetta da disturbi del sonno e dell'umore, incluse SAD e sindrome da fase del sonno anticipata, una condizione che spinge a svegliarsi e ad andare a dormire molto presto.

Dopo un’attenta ricerca, gli studiosi hanno trovato due rare variazioni del gene PERIOD3 (PER3), le quali sono direttamente ricollegate ai disturbi del sonno e dell’umore.

 

Dopo la scoperta ovviamente le indagini sono proseguite. Per questo motivo l’équipe ha creato topi geneticamente modificati che esprimevano le stesse varianti. Gli animali non solo presentavano ritmi del sonno alterati, ma davano anche cenni di depressione e mostravano livelli inferiori di una proteina che regola i ritmi circadiani, la PER2.

I risultati della ricerca hanno mostrato che il gene PER3 potrebbe servire per adattarsi ai cambi di stagione e, di conseguenza, potrebbe controllare i ritmi del sonno e influenzare l’umore. Infatti, i topi creati con un gene PER3 non funzionante hanno mostrato gravi sintomi di depressione stagionale quando i ricercatori hanno alterato l'illuminazione del laboratorio.

Le due varianti individuate sono presenti soltanto nell’1% della popolazione e soltanto il 9% soffre di SAD; di conseguenza la scoperta di queste alterazioni non è sufficiente a spiegare il disturbo, ma permetterà, per esempio, di creare dei farmaci per aiutare le persone affette da tali problemi.

- Iole Clarizia

Nessun commento:

Posta un commento