Lidia Poet
Storie di donne, storie di forza.
In un Italia del 1800 , immersa dai pensieri maschilisti ,
nasce Lidia Poet , una donna amante della giustizia e con un sogno proibito :
diventare avvocato .
Ma si sa , il
coraggio è donna : decise di sfidare gli ostacoli della società , laureandosi in giurisprudenza con il massimo dei voti .
Dopo la sua laurea , approfondì gli studi
per il superamento degli esami da
procuratore legale . Con ben otto voti,
riuscì ad entrare all’Albo degli avvocati patrocinanti ma la corte D’Appello di
Torino andò contro le sue aspettative annullando l’iscrizione e affermando che
la donna non era adatta all’esercizio dell’avvocheria .
Per i maschilisti del
tempo , una donna non possedeva una certa tranquillità per almeno una volta a
settimana a causa del ciclo
mestruale . Un’altra opposizione è di
carattere giudirico in quanto le donne , non erano autorizzate ad essere
testimoni per un testamento. A queste
critiche rispondevano i primi movimenti femministi italiani affermando che si
trattavano di credenze vane e che sarebbe stato opportuno riguardare il codice.
Finalmente nel 1919 Lidia Poet vince la
sua battaglia perché entra in vigore la legge che autorizza le donne ad
accedere agli uffici statali .
Se ai giorni nostri , vi sono tante ragazze con grande
determinazione e brillanti aspettative
nell’ambito giudirico, bisogna ringraziare Lidia e tutte le altre che come lei
hanno deciso di lottare .
Loro hanno scelto la vita , la libertà e la giustizia
andando contro tutti gli uomini arroganti e incapaci di vedere davanti ai loro
occhi donne forti e invincibili .
Francesca Cerrato
Classe 4^ sz.C