28/01/18






 Lidia Poet

Storie di donne, storie di forza.

In un Italia del 1800 , immersa dai pensieri maschilisti , nasce Lidia Poet , una donna amante della giustizia e con un sogno proibito : diventare avvocato .
Ma si sa  , il coraggio è donna : decise di sfidare gli ostacoli  della società , laureandosi  in giurisprudenza con il massimo dei voti . Dopo la sua laurea , approfondì gli studi  per il superamento  degli esami da procuratore legale . Con  ben otto voti, riuscì ad entrare all’Albo degli avvocati patrocinanti ma la corte D’Appello di Torino andò contro le sue aspettative annullando l’iscrizione e affermando che la donna non era adatta all’esercizio dell’avvocheria .
 Per i maschilisti del tempo , una donna non possedeva una certa tranquillità per almeno una volta a settimana  a causa del ciclo mestruale  . Un’altra opposizione è di carattere giudirico in quanto le donne , non erano autorizzate ad essere testimoni per un testamento.  A queste critiche rispondevano i primi movimenti femministi italiani affermando che si trattavano  di credenze vane  e che sarebbe stato opportuno riguardare il codice. Finalmente  nel 1919 Lidia Poet vince la sua battaglia perché entra in vigore la legge che autorizza le donne ad accedere agli uffici  statali .   
Se ai giorni nostri , vi sono tante ragazze con grande determinazione  e brillanti aspettative nell’ambito giudirico, bisogna ringraziare Lidia e tutte le altre che come lei hanno deciso di lottare .
Loro hanno scelto la vita , la libertà e la giustizia andando contro tutti gli uomini arroganti e incapaci di vedere davanti ai loro occhi donne forti e invincibili .
                                                                                                               Francesca Cerrato
      Classe 4^ sz.C