24/03/16

Se verrà la guerra, marcondirondero…



E’ stato praticamente provato che con tutto il cibo che avanza nelle nostre case, potremmo sfamare tutti coloro che ne hanno bisogno. Certo, il problema della fame nel mondo io potrei risolverlo solo con mio nonno: voi non potete neanche immaginare tutto ciò che cucina a Natale! Ma, a parte gli scherzi, da qualche parte nel mondo ci sono più di 300 milioni di persone che non hanno di che nutrirsi, molti non hanno neanche l’acqua e nel migliore dei casi si ammalano, nel peggiore muoiono. E’ assurdo pensare che nel 2016 si possa ancora morire di fame!

E’ assurdo che nel 2016 ci debbano ancora essere persone costrette ad abbandonare la propria terra a causa di una stupida guerra. Ancora più assurdo è che ci debbano ancora essere guerre. Ed è quasi inquietante vedere come queste grandi potenze mondiali comunichino tra di loro con le armi. “Con il nostro programma militare sovietico potremmo spazzare via mezza Corea in un colpo solo!” - dice la Russia. “Io ho una bomba atomica così potente che posso radere al suolo un intero continente!” - risponde la Corea. “Noi abbiamo delle bombe così grandi che vi distruggiamo entrambi!” - aggiunge infine l’America. Insomma, questa guerra nucleare sembra tanto la solita gara tra ragazzini per vedere chi ce l’ha più lungo… 

“Noi abbiamo dei cacciabombardieri…” - sussurra timorosa l’Italia. Al che io le dico: “Scusa, Italia, gli americani sono ancora un popolo di cowboy che gira col fucile, i russi sono sanguinari e freddi, i coreani sono una banda di invasati, a partire dal loro dittatore, ma tu… Tu, Italia, non ripudi la guerra?”.

“Bella questa, me l’avevano già raccontata…” - mi risponde lei. E io, ancora: «Ma poi, scusa, tutti con le armi nucleari e tu arrivi con i cacciabombardieri? Come pensi di poter vincere la guerra?». “Beh” - mi risponde lei - “possiamo sempre mandare… gli alpini!”. «Oh, sì, fantastico, come l’ultima volta: quei poveri montanari emiliani e lombardi costretti ad una tragica ritirata dopo che l’80% dei loro uomini era stato massacrato proprio dai nostri compagni Russi, che poi, si sa, quando gli elefanti fanno la guerra, a rimanere schiacciata è sempre l’erba…».

Insomma, l’idea di una guerra proprio non mi va giù, come se poi non ci fossero già troppe guerre, a partire da quella contro questo nemico fantasma, l’Isis, per finire a quella che ancora vede persone ammazzarsi tra di loro per una “striscia” di terra. “Dio è con noi!” - urlano questi fanatici. Siamo nel bel mezzo di una guerra di religione, dove però Allah non c’entra proprio niente. Il Dio in questione è il Dio denaro (che è alla base delle due religioni che governano il mondo, capitalismo e consumismo), un dio uno e trino, costituito da soldi, potere e avidità.

E papa Francesco ammonisce: “L’idolatria del denaro è la radice di tutti i mali. San Paolo dice di evitare l’idolatria del danaro, ma di tendere alla fede, alla carità”, ma è proprio a San Paolo che è intestata una delle più importanti banche italiane…

E’ proprio vero: ai bordi delle strade, nei campi di sterminio, coi miti della razza, Dio è morto, morto schiacciato dall’ipocrisia di questi popoli sovrani. Ma è anche vero che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge… E in ciò che noi crediamo, in ciò che noi vogliamo e nel mondo che faremo, Dio è risorto. 

Insomma, poniamo fine a queste guerre, prima che sia troppo tardi, prima che siano proprio le guerre a porre fine a noi. Chiudiamo gli occhi e proviamo ad immaginare un mondo migliore: solo così possiamo cominciare a cambiare le cose. Come scriveva Trilussa: “Fa la ninna, cocco bello, finché dura sto macello, fa la ninna, ché domani rivedremo li sovrani che se scambieno la stima boni amichi come prima”.

Buona Pasqua a tutti!

- Pietro Tancredi

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