E’
il 14 febbraio 2016, ore 21:30: su Italia 1 va in onda un episodio de Le Iene, un noto format ideato per
parlare, in tono satirico, di argomenti di attualità e per mettere alla
pubblica gogna i grandi truffatori italiani; l’efficacia e la coerenza di
questo programma sono ben visibili dal fatto che pubblicizzano Linkem… Siamo a
cavallo!
Fatto
sta che tra i vari reportage ne è spuntato uno che ha attirato l’attenzione di
predatori molto più ingordi e spietati delle iene: noi.
Il
video in questione riprende Mauro Casciari, noto reporter del programma,
vestito per l’occasione da “un improbabilissimo Elton John”
(giornalettismo.com), e il suo cameraman, presso la sede barese di Radio Maria,
per chiedere un confronto con Padre Livio Fanzaga, direttore della radio, il
quale ha di recente descritto l’omosessualità come "una malattia da guarire",
probabilmente il male peggiore mai affrontato dal Vaticano, cosa che ha fatto
storcere il naso a molti.
Arrivati
sul posto, i reporter sono stati respinti dagli operatori della stazione, i
quali hanno scavato un fossato intorno alla sede, riempiendolo di acqua santa.
Decisivo,
dopo l’ennesima insistenza dei due, l’intervento della sicurezza del luogo, che
ha scoraggiato i giornalisti, utilizzando in un primo momento i manganelli per
poi passare alle croci di ferro. In tutto ciò il cameraman è stato buttato a
terra e flagellato a dovere; Casciari se l’è cavata con tre Ave Maria.
Questa è stata la versione ufficiale. Tuttavia,
pochi giorni dopo, il canale YouTube della radio ha pubblicato un altro video
in cui si vede chiaramente che il cameraman, in perfetta coerenza con il format
per cui lavora, si è gettato a terra spontaneamente, rendendo il servizio un
mero video montato ad arte; le cicatrici da flagello sono risultate essere il frutto
di un gioco erotico finito male.
Casciari, poi, non ha mai recitato quegli Ave Maria.
Questa è l’ennesima prova di come i mass media
possano riuscire in ogni modo a ingannare i propri spettatori, e ciò può
capitare con i format così come con i telegiornali, con i giornali e con i
blog.
Ma non preoccupatevi, almeno noi non vi diremo che il Metodo Stamina funziona o che la dieta vegana cura il cancro... Non siamo messi così male!
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Emanuele D’Amico e Renato Santoro
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