11/02/16

Family Day 2016: si celebra la negazione dei diritti?

In questi giorni, una parte significativa del nostro paese sta portando avanti una vera e propria crociata ideologica. Un gigantesco picnic di "due milioni" di persone, nonostante la capienza massima del teatro ne sia di circa quattrocentomila, ha come obiettivo principale, a dire dei manifestanti, l’affermazione dell’esclusività dei diritti della famiglia tradizionale.

L’ideologia, legata ai valori radicati nella chiesa cattolica, ricorda a tutti che non è ammissibile che due persone dello stesso sesso possano essere legate dal vincolo matrimoniale perché questo necessariamente si pone alla base della famiglia tradizionale come composto da un uomo e da una donna che, quindi, sono nella “naturale” condizione di poter procreare.
A questo ci si riferisce inequivocabilmente quando si parla di modello cristiano di famiglia.

Dal mio punto di vista, invece, il concetto stesso di famiglia non è monopolio  esclusivo dell’ideologia cristiana e il suo contenuto cambia radicalmente se lo si declina a partire da un’impostazione completamente laica. In questo senso la famiglia diventa un particolare concetto etico e morale alla base della struttura sociale che, come tale, è suscettibile di adattamento ai tempi e in relazione a questi muta contenuto e significato. Dunque, se la realtà cambia, credo sia lecito adattare le leggi a questo cambiamento. Se allora è domanda della società civile la validazione istituzionale di un nuovo concetto di famiglia, a parer mio, lo Stato fa bene a rispondere in modo appropriato.

Da qui la proposta di un nuovo disegno di legge (Disegno di legge Cirinnà), il quale, tra le altre cose, riconosce diritti e doveri delle coppie omosessuali che vogliono unirsi civilmente e delle coppie eterosessuali  che non vogliono sposarsi, ma solo registrare la loro convivenza e che quindi aspirano a definirsi famiglia a tutti gli effetti.

Chiaramente la questione resta controversa e tanti sono i punti che andrebbero discussi: dalla possibilità di adottare da parte delle coppie omosessuali alla questione dei diritti delle coppie di fatto. Le opinioni degli italiani rimangono divergenti e la discussione è ancora accesa. Ci saranno sicuramente nuovi sviluppi ma ritengo positiva l’evoluzione del dibattito e il fatto stesso che questo ci sia.

- Michele Citro

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