In questi giorni, una
parte significativa del nostro paese sta
portando avanti una vera e propria crociata ideologica. Un gigantesco picnic
di "due milioni" di persone, nonostante la capienza massima del teatro ne sia
di circa quattrocentomila, ha come obiettivo principale, a dire dei
manifestanti, l’affermazione
dell’esclusività dei diritti della famiglia tradizionale.
L’ideologia, legata ai valori radicati nella chiesa cattolica, ricorda a tutti che non è ammissibile che due persone
dello stesso sesso possano essere legate dal vincolo matrimoniale perché questo necessariamente si pone alla base
della famiglia tradizionale come composto da un uomo e da una donna che,
quindi, sono nella “naturale” condizione
di poter procreare.
A questo ci si riferisce
inequivocabilmente quando si parla di modello cristiano di famiglia.
Dal mio punto di vista, invece, il concetto stesso di famiglia non è monopolio esclusivo dell’ideologia cristiana e il suo
contenuto cambia radicalmente se lo si declina a partire da un’impostazione completamente laica. In questo senso la famiglia diventa un
particolare concetto etico e morale alla base della struttura sociale che, come
tale, è suscettibile di adattamento ai tempi e in relazione a questi muta
contenuto e significato. Dunque, se la realtà cambia, credo sia lecito adattare
le leggi a questo cambiamento. Se allora è domanda della società civile la
validazione istituzionale di un nuovo concetto di famiglia, a parer mio, lo
Stato fa bene a rispondere in modo appropriato.
Da qui la proposta di un nuovo disegno di legge (Disegno di legge Cirinnà), il quale, tra le altre cose, riconosce diritti e
doveri delle coppie omosessuali che vogliono unirsi civilmente e delle coppie
eterosessuali che non vogliono sposarsi,
ma solo registrare la loro convivenza e che quindi aspirano a definirsi
famiglia a tutti gli effetti.
Chiaramente la
questione resta controversa e tanti sono i punti che andrebbero discussi: dalla
possibilità di adottare da parte delle coppie omosessuali alla questione dei
diritti delle coppie di fatto. Le opinioni degli italiani rimangono divergenti
e la discussione è ancora accesa. Ci saranno sicuramente nuovi sviluppi ma
ritengo positiva l’evoluzione del dibattito e il fatto stesso che questo ci sia.
- Michele Citro
Nessun commento:
Posta un commento