Un tema molto trattato
in questi anni è quello delle vaccinazioni: alcuni genitori, spesso associati a
qualche movimento antivaccinista, ritengono che i vaccini siano dannosi per i
figli e, per questo motivo, non li sottopongono alle vaccinazioni obbligatorie.
Ciò avviene perché essi credono che il vaccino trivalente MPR (contro Morbillo,
Parotite e Rosolia) sia causa di autismo nei neonati (notizia smentita in più
occasioni) e che le case farmaceutiche inseriscano volontariamente sostanze
dannose nei sieri. I genitori che credono questo appartengono alla categoria di
persone più comunemente note come anti-vaxxer.
Capisco, tuttavia, che
non mi è concesso insultare qualcuno senza prima avere un motivo valido per
farlo, quindi tenterò di darne il maggior numero possibile, ma andiamo per
ordine.
Innanzitutto, i vaccini
non causano l’autismo. Certo, quando a parlare delle vaccinazioni è un
anti-vaccinista ti sembra che questi portino alla demenza (nel senso che gli anti-vaccinisti sembrano dementi, doveva essere una battuta quindi ora ridete), ma non è certo per
colpa di qualche sostanza chimica.
Infatti la correlazione tra MPR e autismo è
stata scoperta da Andrew Wakefield e stesa in una sua pubblicazione del 1998,
ma questa sua tesi è stata smentita da all’incirca tutti i ricercatori moderni
dagli anni ‘90 ai giorni nostri (e scusate se è poco). In più, la pubblicazione
si è rivelata essere una tentata frode ai danni dello stato e della
popolazione: Wakefield voleva screditare il vaccino MPR, in modo da promuovere
un vaccino alternativo “più sicuro” che stava sviluppando e che avrebbe messo
in commercio poco dopo. Ed ecco smentita l’accusa principale.
Inutile dire che la
storia delle sostanze tossiche inserite nei vaccini è frutto di un’ennesima
teoria complottista sorta allo scopo di screditare i medici e le industrie
farmaceutiche.
Pur trattandosi di una bufala, il movente resta ignoto: non si
sa, cioè, per quale motivo una tale idiozia sia stata messa in circolazione;
potrebbe essere perché la gente comune sta diventando sempre più paranoica nei
confronti del governo o magari per semplice misantropia degli anti-vaxxer
(infamata considerevole, se si tiene conto che le prime vittime sono i bambini).
Tale teoria era rafforzata dalla presenza di un composto organico a base di
mercurio nella composizione chimica dei sieri: parliamo dell’etilmercurio, i
cui livelli di sicurezza per l’esposizione sono stati uguagliati a quelli del
metilmercurio, sostanza che l’uomo assume su base giornaliera dal consumo di
alimenti di origine marina (in quanto dissolto in mare), malgrado il primo sia
molto più semplice da smaltire e molto meno pericoloso per il corpo umano.
Nonostante la dose
presente nei vaccini fosse quindi pari appena al doppio del valore basilare di
mercurio nel corpo umano (e quindi ben distante dalla dose letale, pari a 10
volte tale valore), molti genitori l’hanno comunque ritenuta pericolosa per i
danni neurologici che avrebbe potuto causare, ragion per cui sono stati
necessari numerosi studi, condotti nell’arco di quasi 20 anni, affinché l’OMS
dichiarasse definitivamente, nel 2012, che il mercurio non è correlato in alcun
modo ad anomalie nello sviluppo neurologico dei bambini. Tutto questo solo per
la paura dei genitori disinformati nei confronti del termine “mercurio”… Non
oso immaginare come reagirebbero se qualcuno dicesse loro che il Carbonio 14
presente nei loro corpi è radioattivo; forse smetterebbero di respirare?
Sarebbe molto salutare… per noi.
Quando qualche anno fa
il thiomersal (principio attivo del vaccino contenente il famigerato mercurio)
è stato eliminato dai sieri, gli anti-vaxxer hanno collegato quei due soli
neuroni rimasti nelle loro teste e si sono resi conto della presenza di sali
d’alluminio nei vaccini contro pertosse, tetano, epatite e altre malattie. E
dal momento che l’alluminio è un metallo, deve essere necessariamente tossico,
no? No. Anche il ferro è un metallo, eppure si trova naturalmente nel corpo
umano, assunto tramite l’alimentazione. Senza di esso il sangue assumerebbe un
raccapricciante colore giallo. Oh, e sopraggiungerebbe la morte per anemia,
dimentico sempre quel particolare.
La paura
dell’alluminio, quando giustificata in questo modo, è a dir poco irrazionale,
in quanto ad uccidere un essere vivente non è la sostanza in sé, ma la
cosiddetta “dose letale”: un siero contiene solo 0,5 milligrammi (0,5 millesimi di grammo) di alluminio per
mezzo millilitro (0,5 millesimi di
litro) di soluzione (dunque il rapporto è di 1 milligrammo per millilitro). Per
farvi capire meglio quanto questa quantità sia irrilevante per l’organismo,
potete trovare qui un report che spiega nel dettaglio perché la paura dei sali
di alluminio sia ingiustificata. Citando l’articolo: «Un bambino italiano riceve
nel primo anno di vita […] meno di 3 millesimi di un grammo (di alluminio). […]
Questo significa che assumendo un accumulo del 2% si aggiungerebbero 0,06 mg ai
circa 35 mg che si immagazzinano nell'organismo durante l'intera vita. Di
questi 0,06 mg nel cervello sarebbe depositato solo l'1%, cioè 0,6 microgrammi
(poco più della metà di un milionesimo di grammo). Nell'intero
scheletro se ne immagazzinerebbe il 50% cioè 0,03 mg: 3 centomillesime parti di un grammo».
Allora, cosa giustifica
la presenza dell’alluminio nei vaccini? I sali d’alluminio introdotti, espulsi
per il 98% tramite le urine, servono per aumentare l’efficacia del vaccino,
stimolando il sistema immunitario nella produzione di antigeni necessari per
rendere operativo il siero, prolungano la protezione immunologica e riducono la
frequenza e la gravità di diverse possibili reazioni negative dell’organismo.
Tolta di mezzo la
questione delle “sostanze tossiche”, rimane tuttavia l’ultima ridicola
argomentazione degli anti-vaxxer a difesa dei loro studi conseguiti presso
l’università di YouTube e il blog di NoCensura: «Se io non mi vaccino, come
posso rappresentare un pericolo per chi decide di vaccinarsi, se i vaccini sono
davvero così efficaci?».
Bene, ora che hai
finito di dire idiozie, prenditi il tempo di leggere il seguente manifesto
pubblicato da Butac.it sull’argomento (se non ti fidi del sito o non ti piace il linguaggio utilizzato, puoi sempre
fare una piccola ricerca indipendente sull’immunità di gregge, ossia quella difesa
collettiva dalle malattie che si realizza quando almeno il 95% della
popolazione è vaccinato).
Riassumendo in breve, le malattie vaccinabili più pericolose non
sono state eliminate, sono solo “sotto controllo”; esistono persone che non
possono difendersi da esse o perché immunodepresse (cioè coloro su cui i vaccini
non agiscono) o perché troppo fragili per essere protette al 100% dai soli
vaccini (ed è il caso dei neonati, vulnerabili anche se vaccinati quando esposti
spesso a soggetti non protetti). Anche gli anti-vaxxer sarebbero stati decimati
da tali malattie prima dell’avvento del nuovo millennio, se non fosse stato per
la sopracitata immunità di gregge: abbiamo a che fare con una spada a doppio
taglio, eh?
Non credo servano altre
spiegazioni, ma in conclusione allego l’articolo dell’Huffington Post che parla
della storia di Roberto Burioni, sostenitore delle vaccinazioni. Fatevi un giro sulla sua pagina Facebook se ancora
non foste convinti. Leggete la testimonianza dei coniugi Williams (se ne parla nello stesso
articolo). Hanno visto il proprio bimbo quasi morto in una serie di spasmi violenti ed improvvisi, l'hanno dovuto vedere in coma artificiale per colpa di una malattia dalla quale non l'hanno protetto come avrebbero dovuto. Vediamo se neanche questo basta a convincervi dell’importanza delle
vaccinazioni!
Ci sono di mezzo le
vite di bambini che neanche sanno ancora cosa significhi vivere: mi ritengo
giustificato, dunque, quando dico che voi antivaccinisti siete degli idioti.
Siete disposti a far morire i vostri stessi figli per cosa? Per non mettere da
parte il vostro orgoglio e dire “Cavolo, ho sbagliato, avrei dovuto fidarmi dei
medici”? O perché odiate troppo il mondo per poter ritrattare? Perché, se ci
pensiamo un secondo, è una cosa molto triste.
La loro vita non vale
meno del vostro orgoglio: pensateci ora, prima che sia troppo tardi!
- Emanuele D'Amico e Renato Santoro
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