23/02/17

L'Angolo ottuso di Giovanni... e Renato 17/02/2017

Sanremo: scherzo epico finito male (non per noi)

Avete presente quando la vita sembra scorrere felice, finalmente la vostra esistenza è gremita di mainagioie e tutto va per il verso giusto? Ahh che bella sensazione. Già; peccato che la felicità sia un attimo. E non fai neanche in tempo a realizzare l’idea che il fegato comincia a ribollire. Come i cani che sentono il terremoto minuti prima, senti arrivare strane onde longitudinali da ogni dove; poi ad un tratto, con uno scatto felino, prendi il telecomando, accendi la tua tv, ti sintonizzi su Rai 1 e... delle bestie che si esibiscono; è il Circo Orfei? No, è Sanremo.


 E no, ancora, non staremo qui a raccontarvi sera per sera cosa è successo al festival, perchè, sinceramente, ci siamo limitati a guardare solo la prima serata e poi ad ascoltare singolarmente i brani.

Opinione comune? Canzoni trite e ri-trite, ancora canzoni che parlano d'amore (dal 1951!!). Forse, dopo 67 edizioni il famoso popolo elettore si è svegliato, o forse si è solo scocciato. Ovviamente che nessuno intenda elettore nel senso politico del termine, eh.

Occidentali's Karma non è nulla di innovativo, l'arrangiamento è da classico tormentone estivo, la progressione di accordi esiste e viene stuprata da almeno 7 anni ormai, vabbè. Sul testo, nulla da dire. Sicuramente una spanna sopra al resto...

Sarà stato grazie a Ms Greta Minch-ehm Menchi, la “famosa” youtuber al centro delle polemiche di questi giorni? Si, lei, quella degli insulti maschilisti o presunti tali (no, non la Boldrini). Purtroppo il giornale d’Istituto è sotto il controllo dell’inquisizione spagnola, quindi non possiamo citarvi insulti e risposte. Se lo facessimo, sentireste le nostre urla intervallate da schiocchi di cinghie.

Insomma, complimenti Gabbani. Intanto noi ancora non ci spieghiamo come sia possibile presentare nel 2017 sempre le stesse cose, stessi testi, stesse musiche...
Uno strano patriottismo sentimentale, che proprio non vuole uscire dal pop italiano del nuovo millennio. E soprattutto, non c'è gusto che tenga in questo discorso che stiamo affrontando: la qualità dell'operato di buona parte dei concorrenti è senza dubbio scarsa. Oggettivamente scarsa. Non lo dico io, parla la tecnica. Ah, perchè se nel 2017 pensi ancora che le canzoni pop siano fatte perchè “è la mia passione, ci metto tutto me stesso, è una cosa che mi viene dall'anima” beh, sono felice di dirti che ti stai bevendo la più grande cagata del secolo. Esiste una vera e propria tecnica che viene studiata per creare brani che al 99,9% piaceranno a buona parte dei cittadini medi. E' un prodotto commerciale, e come tale necessita di studi di marketing.

Ma vabbè, tecnicismi a parte, lo spettacolo di certo non è mancato: un palco monumentale con enormi coreografie luminose. Grandi ospiti, che si trovavano lì chiedendosi ancora in che situazione fossero finiti, baciando strani esseri dalla dubbia sessualità presi della smania del consumismo-capitalistico. Strani esseri, dall'altro lato dello schermo che:


 Poi ancora, un Albano sbizzarrito, chiaramente sotto effetto di droghe, che strappa arrogantemente un fiore dal costoso bouquet regalato al terzo classificato Ermal Meta, il quale risponde con una faccia che è tutto dire:


donando per giunta un fiore a Maria, da gran signore.
E niente, come al solito il festival della canzone italiana è stato il festival del cantante italiano (o della cantantA italiana, altrimenti si offende la Boldrini); l'audio dell'orchestra era praticamente inesistente se paragonata alla voce dei cantanti. Grazie Sanremo, perchè così hai permesso a tutti gli spettatori di far notare le stecche*.

*stecca: stonatura molto evidente

Ancora una volta prevale quell'ignorare la vera componente della musica, le emozioni, per far prevalere l'immagine redditizia del singolo.
Parliamoci chiaro, la vera intenzione di Sanremo è quella di far vendere gli artisti e far fruttare gli accordi con le case discografiche produttrici di spazzatura che stanno lentamente saturando il mondo della musica in Italia. Perchè Sanremo non è Sanremo.


Giovanni Galdo e Renato Santoro - VB

Nessun commento:

Posta un commento