Quanti di noi
hanno immaginato, anche solo lontanamente, di compiere viaggi nel tempo? Ora
(forse) è possibile.
Grazie alla
"Crionica" ed agli studi compiuti da questa branca della
scienza moderna, siamo finalmente in grado di “criopreservare” un corpo,
colpito da una malattia non curabile dalla scienza attuale, nella speranza che
in un prossimo futuro sarà possibile ripristinare e curare.
C’è da dire che
questo è reso possibile grazie alla Criogenia, che si occupa dello studio,
dell’utilizzo e della produzione di temperature molto basse (sotto i -150 °C o
123 K) e del comportamento dei materiali in tali condizioni.
Proprio per
questa aspirazione “faraonica” dell'uomo, che vuole raggiungere tempi futuri,
sono stati realizzati diversi progetti in tutto il mondo per criopreservare i
corpi. Tra i principali troviamo l’Alcor
Life Extension di Scottsdale, dove sono circa 146 i “partecipanti” a
quest'iniziativa, e Kriorus di
Sergiev Posad, città a nord di Mosca, che ospiterebbe circa 60 corpi stando
alle informazioni forniteci dal sito (http://www.kriorus.com/en).
Prendere parte
ad uno di questi progetti è abbastanza costoso, infatti le cifre si aggirano
attorno ai 200.000 euro, ma per chi non può permettersi tali cifre sono stati
proposti metodi alternativi per raggiungere “il futuro”. Questi progetti
offrono la possibilità (ad un costo minore) di criopreservare soltanto la testa
ed il cervello aspettando che nel corso della storia futura ci sarà la
possibilità di trasferire il cervello in un corpo artificiale o digitale.
Il procedimento
della criopreservazione di un corpo è abbastanza complesso. Esso ha inizio
quando il “paziente” viene dichiarato morto legalmente e clinicamente, il corpo
viene raffreddato con del ghiaccio, si somministrano farmaci per rallentare il
deterioramento dei tessuti ed in seguito il sangue viene drenato per essere
rimpiazzato con soluzioni crioprotettive ed infine il corpo viene congelato a
-196° C e conservato in cilindri pieni di azoto liquido.
Tutto questo
sembra riuscire a dare una possibilità (seppur minima) di vedere un futuro
prossimo a noi, c'è solo da attendere la morte.
Renato Santoro - V B
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