Vediamo di partire con il piede
giusto. Siamo a novembre ed io sono ancora con la testa al FantaExpo. Io odio
voi tanto quanto voi odiate me. Eppure rieccoci qui.
Quante ne sono successe
dall’ultima volta che ho offeso il giornalismo italiano pubblicando un
sedicente articolo: Trump è stato eletto presidente degli Usa e nessuno ha
capito come ci sia riuscito, l’Italia è in piena guerra civile a causa del
referendum costituzionale che si avvia (sfortunatamente a mio parere) verso
l’inevitabile vittoria del NO, si è concluso il Grande Fratello VIP 2016 con un
bilancio di circa 50 miliardi di neuroni morti per singolo spettatore e
l’immagine della Marini struccata ha iniziato a terrorizzare le mie notti già
tormentate dal fantasma dei Natali passati che mi ricorda, a proposito, che da
quest’anno il Natale lo passerò studiando.
Ma parlando di cose ancora più
serie, quest’estate è uscito Pokémon GO, la più grande delusione che un fan del
brand potesse mai ricevere da mamma Nintendo. Il gioco è stato così popolare
che ci hanno giocato proprio tutti, dai bambini più inesperti fino ad arrivare
ai politici: si vocifera, infatti, che anche Di Battista abbia messo mano alla
celeberrima applicazione, ma solo perché credeva che si chiamasse Pokémon NO e
che i “mostriciattoli” da catturare fossero elettori del PD da tenere confinati,
salvo poi disinstallarlo a causa dell’assenza del Movimento® come team selezionabile.
Si vocifera che il deputato abbia anche aperto una petizione online per
risolvere il sopracitato problema, ma si sa… il Movimento non se la cava molto
bene con le firme…
Donald Trump è (stranamente) il
nuovo presidente della nazione più sopravvalutata del mondo. Vi risparmio la
battuta sul primo presidente arancione che probabilmente avrete sentito
comunque da qualcun altro…
La vittoria del Berlusconi
americano è stata un duro colpo per i democratici liberali, i quali hanno
democraticamente protestato nelle grandi città contro la libertà di voto che ha
portato il repubblicano alla Casa Bianca, affollando democraticamente le piazze
e lanciando democraticamente oggetti alla polizia. Siamo tutti democratici con
la frangetta degli altri eh?
Per il resto vorrei
complimentarmi con la Clinton, a nome della redazione, per essere riuscita a
negare tutti gli scandali in cui è stata coinvolta dagli anni ’90 ai giorni
nostri durante tutto il periodo della campagna elettorale. Abbiamo provato
anche a mandarle un’e-mail, non si sa mai…
Troppe cose di cui parlare e
troppa poca voglia di farlo. Ed è meglio interrompere il nostro appuntamento
prima che io scriva qualche altro delirio.
Probabilmente non avrei scritto nemmeno
un articolo dall’inizio dell’anno precedente se non fossi costretto da quell’anima
pia e benevola del nostro capo-redattore, il quale veglia su di noi e ci protegge
dai sindacati cattivi perché ci vuole tanto bene e al quale dobbiamo la nostra
gratitudine…
(…L’ho detto, ora puoi abbassare
quella pistola Pietro…)
- Emanuele d'Amico VB
Nessun commento:
Posta un commento