26/11/16

Riassumendo...

Vediamo di partire con il piede giusto. Siamo a novembre ed io sono ancora con la testa al FantaExpo. Io odio voi tanto quanto voi odiate me. Eppure rieccoci qui.

Quante ne sono successe dall’ultima volta che ho offeso il giornalismo italiano pubblicando un sedicente articolo: Trump è stato eletto presidente degli Usa e nessuno ha capito come ci sia riuscito, l’Italia è in piena guerra civile a causa del referendum costituzionale che si avvia (sfortunatamente a mio parere) verso l’inevitabile vittoria del NO, si è concluso il Grande Fratello VIP 2016 con un bilancio di circa 50 miliardi di neuroni morti per singolo spettatore e l’immagine della Marini struccata ha iniziato a terrorizzare le mie notti già tormentate dal fantasma dei Natali passati che mi ricorda, a proposito, che da quest’anno il Natale lo passerò studiando.

Ma parlando di cose ancora più serie, quest’estate è uscito Pokémon GO, la più grande delusione che un fan del brand potesse mai ricevere da mamma Nintendo. Il gioco è stato così popolare che ci hanno giocato proprio tutti, dai bambini più inesperti fino ad arrivare ai politici: si vocifera, infatti, che anche Di Battista abbia messo mano alla celeberrima applicazione, ma solo perché credeva che si chiamasse Pokémon NO e che i “mostriciattoli” da catturare fossero elettori del PD da tenere confinati, salvo poi disinstallarlo a causa dell’assenza del Movimento® come team selezionabile. Si vocifera che il deputato abbia anche aperto una petizione online per risolvere il sopracitato problema, ma si sa… il Movimento non se la cava molto bene con le firme…
Donald Trump è (stranamente) il nuovo presidente della nazione più sopravvalutata del mondo. Vi risparmio la battuta sul primo presidente arancione che probabilmente avrete sentito comunque da qualcun altro…

La vittoria del Berlusconi americano è stata un duro colpo per i democratici liberali, i quali hanno democraticamente protestato nelle grandi città contro la libertà di voto che ha portato il repubblicano alla Casa Bianca, affollando democraticamente le piazze e lanciando democraticamente oggetti alla polizia. Siamo tutti democratici con la frangetta degli altri eh?
Per il resto vorrei complimentarmi con la Clinton, a nome della redazione, per essere riuscita a negare tutti gli scandali in cui è stata coinvolta dagli anni ’90 ai giorni nostri durante tutto il periodo della campagna elettorale. Abbiamo provato anche a mandarle un’e-mail, non si sa mai…

Troppe cose di cui parlare e troppa poca voglia di farlo. Ed è meglio interrompere il nostro appuntamento prima che io scriva qualche altro delirio.
Probabilmente non avrei scritto nemmeno un articolo dall’inizio dell’anno precedente se non fossi costretto da quell’anima pia e benevola del nostro capo-redattore, il quale veglia su di noi e ci protegge dai sindacati cattivi perché ci vuole tanto bene e al quale dobbiamo la nostra gratitudine…


(…L’ho detto, ora puoi abbassare quella pistola Pietro…)

- Emanuele d'Amico VB

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