Ansia da scuola: realtà o fantasia?
LED: Lo studio è un'attività impegnativa che
porta lo studente a fare delle scelte. Ma è giusto rinunciare allo svago per un
bel voto?
TESTO: Lo studente viene messo spesso sotto
pressione e in alcuni periodi dell'anno ventiquattr’ ore sembrano non bastare.
Le attività extrascolastiche tolgono tempo allo studio e, vicini ad un esame,
spesso bisogna rinunciarvi. Ma è giusto? Una persona costretta a rinunciare
alle proprie passioni inevitabilmente odierá la causa di tale scelta. Lo studio
deve essere un'attività costante ma non assoluta.
Oltre al "malessere da rinuncia" vi è l'"ansia da
prestazione". Il pensiero di non farcela, di non essere all'altezza degli
altri o di poter essere derisi in caso di scarsa preparazione mette lo studente
a dura prova. Causa di ciò è il temuto voto. Il giudizio e il paragone sono
inevitabili ma sono solo due delle tante fasi che lo studente deve affrontare
nell'infinito ciclo dello studio.
Gli studenti, messi sotto pressione dai professori, vedono la
scuola con astio e disprezzo.
Luogo di cultura e di formazione, fino a qualche decennio fa la
scuola rappresentava una possibilità di riscatto sociale. Ne 21° secolo se ne
parla spesso con disprezzo e distanza.
La maggior parte degli studenti frequenta la scuola per obbligo
e non per piacere, ma di chi è la colpa?
Il tempo che viviamo è l’epoca della distrazione e della
dispersione.
L’avanzata tecnologia offre allo studente attività più piacevoli
dello studio.
A cambiare è anche la mentalità. I ragazzi di oggi vivono ‘’alla
giornata’’ senza preoccuparsi del futuro, ignari di quanto lo studio possa
aiutarli a costruire la propria vita. Nell’epoca in cui viviamo puntare sulla
formazione può costutuire una garanzia. Tra crisi e scarse opportunita’ lavorative,
infatti, solo chi merita riesce a costruirsi una vita soddisfacente.
Uno spessore culturale, al giorno d’oggi, è indispensabile se
non si vuole appartenere a quel gruppo di persone che restano in silenzio non
sapendo cosa dire.
“La storia siamo noi” (cit.) e l’acquisizione del senso critico
tramite la formazione culturale puo’ darci liberta’ e indipendenza di pensiero.
Lo studio inteso come obbligo non porta a nulla, sentito come
piacere e possibilità di crescita può fare di noi una risorsa importante per la
nostra comunità o semplicemente assicurarci un roseo futuro.
02/02/18
Gina Lamberti 5B
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