Il suicidio assistito in Svizzera di Fabiano
Antoniani, 40 anni, conosciuto come dj Fabo, che in seguito ad un gravissimo incidente
stradale è rimasto cieco e tetraplegico,
ha riaperto un lungo dibattito che affonda le sue radici nella storia
del pensiero, delle religioni arrivando sino alla medicina. Il suicidio è
considerato l’ultimo grande tabù dell’Occidente, eppure non è stato sempre
così. Gli stoici non solo lo ammettevano, in certe situazioni lo ritenevano una
scelta opportuna. Seneca lo dice chiaramente in una lettera a Lucilio: «Non è
un bene vivere, ma vivere bene». Non solo ma Aristotele non scriveva che il
fine ultimo delle azioni dell’uomo è la
ricerca la felicità?
L’eutanasia volontaria come possibilità di scelta
pone grossi problemi che contrappongono nettamente la visione laica a quella
etico-religiosa. Vediamo di riassumere le ragioni favorevoli o contrarie.
Le due
motivazioni principali favorevoli all'eutanasia volontaria:
- La libera scelta come principio fondamentale della
autodeterminazione dell’individuo
- La qualità della vita come diritto assoluto.
Il soffrire a causa di una malattia è spesso
considerato inaccettabile, anche se il dolore viene ridotto con analgesici, e
la decisione di interrompere questo stato di sofferenza spetta solo a chi lo
patisce e non a terzi che non sono in grado di giudicare la soglia di
sopportabilità.
Argomenti contro l'eutanasia volontaria:
- Il Giuramento di Ippocrate. La versione originale
esclude esplicitamente l'eutanasia.
- La Morale naturale. Nella sensibilità comune
l'eutanasia risulta inaccettabile perché considerata una forma di omicidio o di
suicidio.
- La teologia. Le tre grandi religioni monoteiste e
le moderne interpretazioni religiose considerano sia l'eutanasia sia il
suicidio come atti espliciti contro la legge divina.
- La piena consapevolezza. L'eutanasia è volontaria
solo se il paziente è pienamente consapevole delle scelte possibili e delle
loro potenziali conseguenze. Ma la piena consapevolezza della scelta può essere
impossibile da determinare o addirittura da definire.
- Il desiderio della famiglia. I membri della
famiglia spesso desiderano passare più tempo possibile coi loro cari prima che
muoiano.
- La pressione psicologica. Gli argomenti a favore
dell'eutanasia volontaria possono essere utilizzati dal personale ospedaliero
per esercitare una pressione al fine di far accettare l'eutanasia volontaria
specie quando si tratta di cliniche specializzate nel dare “la buona morte”.
Sull’onda della tendenza relativistica, che nega
l’esistenza di una morale naturale di riferimento attribuendo al giudizio
individuale la facoltà assoluta di scelta anche senza considerare il rapporto
relazionale della persona con il suo contesto sociale, si assiste ad un
allargamento dell’opzione favorevole all’eutanasia anche in paesi come la
Germania dove l’influsso della morale religiosa è fortemente diminuito.
Ma davvero la libera scelta di scegliere tempi e
modi della propria fine in caso di estrema e ineluttabile sofferenza è
inconciliabile con il credo religioso? Tutt’altro. David Hume — empirista, non ateo — riteneva il suicidio un’ipotesi praticabile
senza oltraggio verso Dio: «Quando le pene e i dolori sopraffanno la mia
pazienza al punto di rendermi stanco della vita, posso concludere che sono
richiamato dal luogo in cui sono stato posto» (Sul suicidio, 1757).
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