05/03/17

L'angolo (Ottuso) di Giovanni #3

E niente, oggi voglia di fare tanto lo stupido non ce l'ho.  
Quando si parla della musica si scatena sempre un putiferio! Ma cosa ca*@# sarà 'sta benedetta musica?!
 La musica è qualcosa che prescinde dal genere, dalla melodia e dal testo. Musica non è tecnica, ne tantomeno è da confondersi con la così chiamata “armonia” o “teoria”. Per darci una spiegazione il più razionale possibile su cosa realmente sia, dobbiamo andare in profondità; come con un microscopio elettronico, continuare ad ingrandire ciò che ci sembra l'ultimo stadio, fino ad arrivare al nostro limite.

La musica è frequenze. Le frequenze mettono in moto l'aria, che muta, si distorce, comincia a viaggiare trasportando inglobate in se strane vibrazioni. Le frequenze, sono esse stesse vibrazioni. Tutto fila.. mi sembra di aver studiato me stesso sull'Abbagnano-Fornero (libro di filosofia noto per essere prolisso e troppo preciso, ndr.).

Per non essere pesante semplicemente scriverò la mia visione;
immaginiamo ogni essere umano vibrare ad una frequenza, ma non fisicamente o materialmente, ma come se emettesse attorno a se energia. D'altronde, noi siamo in grado di percepire leggermente le vibrazioni degli altri, li percepiamo, percepiamo la loro presenza anche se non ne siamo coscienti sensibilmente. Insomma, questa frequenza varia in base allo stato d'animo, alla condizione, al nostro pensiero. Ed ecco dove agisce la musica: come la ninna della mamma che calma il pianto del bambino, così la musica interagisce con la nostra “vibrazione personale”. Come se si sovrapponesse e fondesse a ciò che in questo momento noi stiamo “riproducendo”: esatto, riproducendo come se avessimo messo in play il nostro brano preferito.

Secondo questo ragionamento, non esiste “musica uguale per tutti” ma al massimo “ideale per tanti”. Non si può definire un brano “schifoso” o “oggettivamente brutto”, perchè anche se si tirasse in ballo la tecnica, il prodotto dell'artista sarebbe sempre qualcosa di soggettivo. Da quante tecniche “sbagliate” si è arrivati ad avere tecniche “canonicamente corrette”?

Quello della Musica, è una dimensione totalmente relativa alla sfera emotiva e, come sappiamo, le emozioni non sono spiegabili. Non possiamo spiegarci perchè *inserisci qui artista che ti piace* ti faccia sentire come vuoi sentirti, piuttosto che *inserisci artista che non ti piace*. Ma se ci pensi, in quest'ultimo caso, non è essa stessa un'emozione?

Il discorso sarebbe troppo lungo, questo è un accenno. Continuiamo nei commenti!

ECCIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAO!!

Giovanni Galdo - VB

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