19/03/18









L'importanza della musica nella società odierna

Sin dalle origini dell'uomo, la musica ha sempre esercitato una funzione molto importante nella nostra società. Già gli antichi, basti pensare ai grandi filosofi del passato come Aristotele, Pitagora e Socrate studiavano la musica nelle sue più minute particolarità. Ad avvalorare quest'ipotesi, basti proprio pensare al pensiero di Pitagora: egli infatti dava risalto al valore della musica evidenziandone l'aspetto puramente matematico, definendola come una serie armonica di note, di frequenze, di accordi, tutti meticolosamente calcolati in modo da dar vita ad una melodia complessiva ordinata ed emozionante.
Essa ha accompagnato la storia dell'uomo nel corso dei secoli e si è adattata alle diverse situazioni storico-sociali: nell'Illuminismo con Mozart, nel Romanticismo con Wagner, e infine con la musica rock nella società odierna.
E' evidente, quindi, quanto la musica sia importante per noi: è necessario a questo punto spiegarne meglio il perché.
Essa, come ha affermato lo stesso Aristotele in passato, ha infatti diverse finalità nella formazione dell'individuo ed è quindi inscindibile dalla nostra esperienza di vita.
Prima di tutto, non possiamo non evidenziare il suo scopo educativo: grazie infatti alla musica, accompagnata adeguatamente da un relativo testo musicale, tutti noi possiamo infatti assimilare dei messaggi semplici ma edificanti che troppo spesso trascuriamo nella nostra quotidianità.
A tal proposito, basti pensare ad alcuni grandi cantanti dei giorni nostri (come John Lennon oppure Michael Jackson) che hanno costruito gran parte della loro carriera a difendere troppi valori altrimenti dimenticati: la pace, la fratellanza, la carità. I loro messaggi hanno rivoluzionato un'intera generazione e sono stati fondamentali nella crescita formativa di noi giovani.
E' poi di tendenza nella società contemporanea un nuovo tipo di terapia, definita appunto "musicoterapia", la quale favorisce il rilassamento del corpo e della mente durante fasi di particolare stress psico-fisico, il quale, possiamo affermarlo con certezza, caratterizza ormai troppo frequentemente le vite dei giovani e degli adulti di oggi, costretti a vivere in una società dinamica, frenetica, in continua trasformazione.
Inoltre, numerosi ed eminenti psicologi hanno dimostrato come determinate frequenze sonore (denominate di solito "alpha waves", o in italiano "onde alfa") ci aiutino in questo processo catartico, di continuo e progressivo rilassamento.
Un altro fattore da non trascurare riguardo l'uso della musica nella società contemporanea è inoltre la sua importantissima funzione sociale: essa molto spesso ci aiuta a costruire nuove amicizie, a consolidare rapporti preesistenti, e sprona a socializzare con altre persone con gli stessi gusti musicali.
Molte persone, grazie alla musica, riescono infatti a dialogare con gli altri, aprendosi a nuove relazioni: è in questo senso che, soprattutto nella società contemporanea, dove i giovani ormai sono troppo dipendenti da "social networks" e da un mondo virtuale che distrugge ogni rapporto umano, essa diviene fondamentale.
Infatti, la musica non ha un linguaggio che varia a seconda delle nazioni, ma dispone di un linguaggio unico, universale, che distrugge ogni barriera culturale e che è semplicemente basato su di una successione di note e di suoni.
Ovviamente, la musica ha anche una funzione ricreativa, che ha come scopo il divertimento e il sollievo dallo stress quotidiano.
Ecco perché in questo senso essa viene soprattutto usata dai giovani per evadere dalla realtà, e non sempre in maniera positiva: esempio lampante è la triste realtà delle discoteche, che diventano per molti giovani locali adibiti allo svago.
E' in questo senso che la musica può venire sfruttata in maniera negativa da una parte (fortunatamente ridotta) dei giovani, i quali, in ricerca dello "sballo", assumono sostanze stupefacenti in alcuni rari casi essenziali per sopportare a lungo tempo le alte frequenze sonore alle quali sono sottoposti, causando un progressivo indebolimento cognitivo e percettivo della nostra gioventù.
Non sempre tuttavia la musica diventa complice di negatività: molti sono infatti gli esempi positivi di band musicali giovanili nate semplicemente per divertimento o per esprimere i loro ideali e le loro emozioni. E' in quest'ultimo caso, in conclusione, che la musica diventa quindi esempio positivo, costruttivo, di una gioventù pronta ad esprimere i propri ideali.
Non si può a questo punto non finire con Aristotele, il quale, parlando di musica, affermava:
"La musica, non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l'educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo".
E niente, a nostro avviso, è più vero e bello di questo.

Giovanni Vitale
Classe IV C, Istituto di Istruzione Superiore di Baronissi, Salerno.


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