21/12/17


"Accoglienti e ospitati": il binomio (im)perfetto per un mondo migliore


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Il tema migranti riguarda milioni di italiani, più o meno consapevoli delle realtà nascoste dietro il termine “migrante”. Il problema, volendolo considerare tale, inizialmente riguardava le zone dell'estremo Mezzogiorno italiano (Lampedusa, tanto per citarne una); adesso, invece, altre città e porti di varie zone italiane hanno a che fare quotidianamente con i cosiddetti "viaggi della speranza".

Nello specifico, questa volta, è toccato a Salerno: a bordo della nave spagnola Cantabria sono arrivati nella città, salvaguardata dal prefetto Malfi, nuovi migranti. Al molo, però, con l'approdo della nave, sono sbarcati, purtroppo, anche 26 cadaveri. Tutte donne, alcune delle quali incinte, di probabile origine nigeriana. Le autorità competenti sono ancora a lavoro per scoprire le reali cause di tale tragedia. Stando alle dichiarazioni rilasciate dal prefetto Malfi, non sono da escludere le piste che porterebbero a omicidi o annegamenti. Remota la possibilità che collegherebbe le giovani nigeriane alla tratta di uomini, altro tema delicato di cui sentiamo spesso parlare e che riguarda il Mar Mediterraneo.

Il “problema” migranti, ormai, tocca tutti più da vicino: sebbene da una parte molti siano ancora contrari ad accoglierli, dall'altra i viaggi sono sempre più frequenti ed è necessario risolvere quanto prima le difficoltà umane. Tale avvenimento, però, non si limita al "molo 3 gennaio": non è certo la prima volta che sentiamo parlare di barconi, navi o altri mezzi di fortuna dispersi nel mezzo del mare.

Quando lo sbarco, però, avviene a pochi chilometri da casa mia, il tema mi tocca personalmente. Sento il forte richiamo nell'eseguire le varie riflessioni: è impossibile capire e sapere cosa succede dall'altra sponda del mare, non è definibile quel qualcosa che, nel bene o nel male, spinge loro a rischiare la vita. Incontro, inoltre, sempre più spesso nuove realtà: ragazzi di colore con diverse abitudini, cultura e religione che possono essere spunto di meditazione.

Un tema sempre più delicato, sul quale le autorità competenti, italiane e internazionali, dovrebbero porre attenzione e impegno concreto non foss’altro per cercare di evitare altre tragedie. Alle popolazioni accoglienti, invece, il compito di sensibilizzarsi nei confronti di tali persone: combattere il razzismo (sembra strano sentirlo ancora nel 2017, ma esiste), favorire accoglienza e inclusione sociale. Spetterà agli ospitati-accolti, comportarsi correttamente e rivelarsi degni cittadini della nuova società accogliente.
Marco Savarese V C

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